ODIATO DAGLI UOMINI,DISPREZZATO DAI VAMPIRI E NEMICO DEI LICANTROPI.IN QUESTO MONDO NON C'è POSTO PER UN MEZZO SANGUE,COME ME.
LA CONOBBI NEL 1823 ERA UN MESE FREDDO,RICORDO BENE.ERA UN ANGELO,AVEVA GLI OCCHI VERDI SFUGGENTI E SEDUCENTI,CAPELLI ONDULATI CHE RICORDAVANO LE ONDE DEL MARE.
GLI DOMANDAI:
<ANGELO CHE DISCENDI DAL PARADISO,FA' SI CHE QUESTE LABBRA TI SFIORASSERO E QUESTI OCCHI TI RUBASSERO.FA Sì CHE IL TUO CORPO,ANCHE DOPO IL TRAMONTO, SIA MIO>
LEI MI SORRISE E MI INVITO' NEL SUO OSTELLO DI FAMIGLIA.DOPO RISATE,E SCHERZI VARI,LA BACIAI.FU UN ATTIMO E CON UN GRANDE IMPETO DI PASSIONE,CI VIDE ABBRACCIATI UNO ALL'ALTRO,COME UN CORPO SOLO.LEI MI MORSE AL COLLO,MA FU UN DOLORE D'AMORE CHE CI VIDE UNITI PER L'ETERNITà.QUELLA SERA,PERSI IL MIO CUORE.ORMAI DIVENTO' UNA PARTE DI LEI.
PASSAMMO QUASI TRE SECOLI INSIEME,I PIU BELLI DELLA MIA IMMORTALITA'.UNA NOTTE MENTRE CI DILETTAVAMO A DARE LA CACCIA AI LICANTROPI,CI FU UN IMBOSCATA DEGLI UMANI.CI PRESERO DI SOPPIATTO, PROVAMMO A DIFENDERCI MA ERAVAMO CIRCONDATI.DAVANTI AI MIEI OCCHI LE CONFICCARONO UN PALETTO DI FRASSINO AL CUORE,QUEL CUORE CHE NON BATTEVA DA TEMPO MA CHE LO FACEVA SOLO PER ME.ACCECATO DALLA RABBIA,MI RIBBELLAI E DIMENAI,NON POTEVO CREDERE AI MIEI OCCHI.IL MIO ANGELO,STAVA DI LI A POCO ESALANDO L'ULTIMO RESPIRO.MI SCATENAI COME UN URAGANO,ERO PERICOLOSO.UCCISI QUEI UMANI MALEDETTI,E CON LE LACRIME AGLI OCCHI DETTI UN ULTIMO BACIO ALLA MIA AMATA,E SCAPPAI.
IL SUO NOME VAGHERà IN ETERNO,DENTRO LA MIA ANIMA,ANCHE SE DANNATA,MA PIENA D'AMORE.
ALEXING.

TO BE RYUZAKI...