Vampiro Kiriyan Barishnikova
Vampiro Clan

È stato creato da Vampiro anziano il 20.03.2008 alle ore 00:20:27
Clan:
Descrizione personaggio

Guarda ciò che mi ha fatto il tuo Dio.

Che i Barishnikov non avessero assolutamente nulla di normale lo capirono immediatamente tutti, nella zona del centro di Mosca in cui si insediarono al pari della malapianta di vizio e blasfemia quali -in effetti- erano.
Primo, non provenivano. Non si poteva dire che si fossero trasferiti lì da Kirov o dalle strade sanguinanti antichità di Vologda come una qualsiasi persona dabbene, non si poteva dire che se ne fossero ritornati alla madrepatria dopo che la morsa del caos aveva avviluppato senza possibilità d'appello quel che di integro rimaneva nell'Europa Occidentale. Loro, oltre le vetrate perennemente impolverate dietro la cui impenetrabile difesa si trinceravano, non avevano storia. Materializzatisi dal sepolcrale silenzio della steppa e dal denso, mortale pallore delle tormente di neve quali fantasmi sfigurati dall'oblio, si erano messi in cerca, come ogni spettro degno di questo nome, di un bastione di realtà sufficientemente decadente da infestare.
Secondo, di spettri avevano i ritmi e i comportamenti. Il capofamiglia, in particolare, uno che grondava eccentricità fin dal nome, manco fosse stato un nobile decaduto: Andrej Iulius Vassilijevic Barishnikov. Un demente che non lasciava uscire né moglie né figli per tutto l'arco della giornata, e che sembrava farsi protagonista di sfuriate agghiaccianti ad ogni menomo tentativo di trasgressione della regola succitata: figurarsi, nel 1940!
Terzo, la loro presenza era assolutamente repellente. Nessuno, credetemi, ebbe di che rattristarsi circa la rarità delle loro pubbliche apparizioni. Che restassero pure a marcire in mezzo al terriccio in cui si coricavano. Tutti, nessuno escluso, di capelli rossi, lo stesso colore cupo, profondo e pastoso che circonda l'effigie di San Giorgio sullo stemma della città. Il colore preferito del Maligno, dicevano gli anziani, in quanto, in questa realtà, gli ricorda le tempeste di fiamme cui tanto è affezionato, così come le ricorda ai suoi mercenari.
Pallidi in volto come può esserlo il mistico chiamato dalla voce dell'Altissimo, il folle febbricitante ed il moribondo nel suo letto di morte. Ma a nessuno veniva voglia di associarli alla prima delle tre ipotesi, chissà perché.
Scostanti in intenti, sfuggenti nell'indole, incontravano spesso l'inquietata, semicosciente complicità di quanti li incrociassero, a loro sconosciuti come chiunque dimorasse sul pianeta. Nessuno poteva asserire con certezza di avere udito il timbro delle loro voci, ma ci pensava il sotterraneo, muto ed inspiegabilmente ammaliante sobillatore che viveva nella dorata immobilità del loro sguardo ad inaridire alla sorgente ogni maggior tentativo di indagine.
Decisamente il tipo di schiatta che ci si potrebbe aspettare di veder comparire in uno di quegli angoscianti ed assurdi film tedeschi. Dio solo sa quali sviluppi degeneri possa avere la psiche di quei tre ragazzini in completa balia di un ambiente familiare così deviato...

...

1/11/2007, Zelenograd, quartiere Matuškino-Savëlki, ore 2,52.
Se qualcuno crede che rinunciare alla propria normalità a guisa di ottenere una supernormalità di qualsiasi tipo sia una cosa eccitante ed interessante ha torto. Marcio.
Odio gli umani. Infinitamente arrancanti nei loro orizzonti di cieca, divina sicurezza, imprecano e bestemmiano contro la loro benedizione in nome di quella che chiamano la Noia. E più gli esemplari di detta razza sono idioti, più i loro fratelli si magnificano delle parole di incommensurabile stoltezza dalle loro bocche proferite, mutandoli, spesso e volentieri dopo la conclusione del loro ciclo terreno, da folli a geni, in nome di un socratico Meliora Latent che ben più del primo posto meriterebbe nell'Empireo della menzogna.
Evidentemente i signori che venerano Baudelaire e implorano lo sconvolgimento della propria esistenza al pari di un santo scellerato che brama l'essere scaraventato in una delle fauci di Lucifero non hanno mai avvertito la tanto lapalissiana quanto orripilante certezza che chi li ha generati si stia nutrendo di loro. Che il principio che ha donato forma al caos ch'erano prima di insinuarsi in tessuti di carne e sangue stia praticando loro il battesimo che li inserirà in eterno nell'esercito dei dannati. Che ciò a cui si devono tutte le facoltà dell'Essenza stia svendendo quell'Essenza stessa al pontefice degl'Ingannatori come si rifila una cianfrusaglia fintoantica ad un rigattiere.
Ho torto il volto dalla mia genìa, ho assassinato i miei fratelli, ho salassato le carcasse degli uomini e di quei cani rognosi antoropomorfi fino a renderle più secche di uno stecco, mi sono liberata dei figli delle mie prede sbattendo ripetutamente i loro crani contro i muri... Cosa? Silenzio, voi, che senza esser dèmoni celate le peggiori pulsioni del cannibale e del necrofilo! Non lo dite forse anche voi, con l'ausilio della vostra insopportabile mania classificatrice, che l'Universo tende naturalmente al disordine? Dov'è il problema, dunque? Altro non ho fatto se non dare una mano.
Ho assecondato le lusinghe liberatorie della follia più bieca, ho conosciuto il tremito inebriante che la sua forza degenere infligge ai nervi sotto l'incessante imperativo dell'annientamento. Anche quando il medesimo, invece di donare nuovo slancio alle mie membra, si intestardiva nella volontà di sottrarmelo. E' una musa capricciosa, la follia.
Mi succede sempre, davanti a questa terra incolta ed indurita dal gelo di mille inverni. Somatizzerei, se potessi.
Terra fredda, sciatta e sterile, squallido ricovero di una pietra ancora più fredda. Mi osserva, maldestramente piantata a viva forza in quel suolo. Mi osservo... è assurdo. Io sono in ginocchio davanti alla mia morte, io guardo una me stessa morta che non dimora nel legno oltre la terra, che non c'è. Eppure nemmeno la me stessa viva non esiste più da quel dannato novembre... io non ci sono, io non sono... troppo per la morte, troppo poco per la vita... assurdo, assurdo, assurdo.
E quella frase, quelle lettere ormai consumate da anni di intemperie, repulsione e negligenza, ghiaccio in mezzo al ghiaccio, altro non fanno se non sottolineare con una crudeltà cento volte superiore a quella di un Giuda Iscariota la mia estraneità al tutto, l'assurdità della mia condizione, il mio errore... avevo demolito la parte di pietra che le ospitava con un pugno perché non riuscivo a combattere l'impulso che ogni volta dirigeva il mio sguardo, ma qualche carogna ha avuto la brillante idea di ripararla... perché le maledette, mio eterno calvario, potessero tornare a fissarmi, immobili, indolenti, invincibili.

"Kiriyan Andre'evna Barishnikova, 13/8/1928 - 1/11/1950"


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SoH

In Hoc Signo Vinces.

Colonna Sonora
Opening Credits: 1 2 3
Battaglia: 1 2 3 4
Caccia/a giro per la città: 1 2 3
Triste: 1 2
Meditando: 1 2 3 4
Pazza gioia/overdose da emoglobina (^^): 1

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Mi sta dicendo che contro di lei non ho speranze, signor Mannaro? Che i vampiri sono delle schiappe? Sarà.
Ma almeno quando facciamo la conoscenza di un nostro simile basta una sobria stretta di mano, non siamo costretti ad annusargli il posteriore. ^^

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Lo scippo più grasso: 1195 monete.
[banca mediolanum, costruita intorno a te! **]
La più tremenda figura di cacca: 730 monete perse.
[L'amaro gusto della disfatta. =_= Tanto di cappello a [CS] Artarico, comunque, tanto più perché me li ha sottratti in una zuffa alla vecchia maniera, senza boiardate tipo pozioni +9 e simili.]

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Let's Play Manicomio, folks!


Orgoglio Vampiro


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(e soprattutto non sono imbottita di ticket premium, cosa di cui vado assolutamente fiera. Perché io gioco, non investo °_° e sono anche conscia del fatto che ci siano circa 24367 maniere migliori per sperperare la pecunia)

PS per i FRIGNONI che amano rispondere agli attacchi con ciarle lamentose/minacce di morte/serque di insultini da quinta elementare:
1) Riconsiderate un pò le vostre priorità, ché ne avete bisogno.
2) L'unico mio criterio d'attacco è la ricerca per livello. Non perseguito senza motivo, non mi diverto a dare prova di sboronaggine. Ergo, non mandatemi messaggi idrofobi grondanti manie di persecuzione o nevrosi consimili. Di solito mi fanno venir voglia di passare dalla casualità alla rappresaglia sistematica.
3) Se vi fate trovare con 100 monete scippabili, bimbi miei, mi sembra il minimo ch'io ritorni a farvi visita. ^_^


©K.B.
Oui, c'est moi.

Statistiche
Prede totali: 1.262.022,03 litri di sangue
Vittime morse (Link): 297
Battaglie: 6396
Vittorie: 5241
Sconfitte: 1155
Pareggi: 0
Oro guadagnato: ~ 136.000,00 Oro
Oro perduto: ~ 6.000,00 Oro
Punti ferita inflitti: 1071145
Punti ferita subiti: 1987721
Valori attributo di Kiriyan Barishnikova:
Livello personaggio: Livello 81
Forza: (152)
Difesa: (149)
Agilità: (175)
Robustezza: (172)
Abilità: (27)
Esperienza: (32915|32805)
Statistiche della Zona Ancestrale di Kiriyan Barishnikova
Esami sostenuti: 40
Esami superati: 36
Esami falliti: 4
Guardiano di Kiriyan Barishnikova
Cerbero Bionico
Tipo di guardiano: Cerbero Bionico
Nome guardiano: Cerbero Bionico
Attacco: (33)
Difesa: (32)
Robustezza: (32)
Dati profilo
Sesso: femminile
Età: 15-20 Anni
Luogo di residenza: Proprio lì, appollaiata sul tuo collo. Sarei qui per un prelievo... *w*
Numero ICQ: ---
MSN Messenger: Chiedetelo, se vi pare. Astenersi perditempo e morti di fica.
Yahoo Messenger: ---
Nome AIM: ---
Jabber ID ---
Skype ID ---
Arena

Kiriyan Barishnikova non ha ancora raggiunto un grado speciale in Arena.
Kiriyan Barishnikova ha creato finora 7 Vampiri:
Lord Gabriel Livello 11 Prede 16435.18 litri di sangue
Fearless Livello 11 Prede 14779.95 litri di sangue
irioka Livello 2 Prede 14 litri di sangue
Lilian Schiller Livello 1 Prede 7.1 litri di sangue
altairicus Livello 1 Prede 0 litri di sangue
Varvara Pavlovna Livello 1 Prede 0 litri di sangue
Angelique le Boursier Livello 1 Prede 0 litri di sangue
 


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